C’è un luogo dove il tempo sembra fermarsi, dove il vento racconta storie antiche e il silenzio della natura selvaggia diventa il tuo unico compagno di viaggio. Se sogni di esplorare terre remote, di camminare lungo sentieri dimenticati dal turismo di massa e di immergerti in un’avventura autentica, allora questo trekking in Groenlandia del sud è ciò che stai cercando.
Cinque giorni, cinque tappe, un viaggio nell’anima più pura dell’Artico.
Da Narsarsuaq a Qassiarsuk, passando per Qorlortoq, Tasiusaq e Igaliku, ogni passo sarà un incontro con la maestosità della natura e con la vita quotidiana dei pochi abitanti di queste terre estreme.
Da dove partire.
Da Copenghagen si prende un volo diretto a Narsarsuaq, in Groenlandia.
Arrivare a Narsarsuaq è come atterrare su un altro pianeta. Un piccolo insediamento incastonato tra fiordi e montagne, con una storia legata alle antiche esplorazioni vichinghe. Qui, con un’ora di camminata, si può raggiungere un punto da cui godere di una splendida vista sul fiordo e sul ghiacciaio del Kiattut, imponente e maestoso, ma anche reso fragile dai cambiamenti climatici.

Da qui, il nostro cammino comincia.
Trekking in Groenlandia del sud: tappe.
Giorno 1: Narsarsuaq – Qassiarsuk – Qorlortoq
Da Narsarsuaq, attraversiamo il fiordo in barca fino a Qassiarsuk, antico insediamento vichingo fondato da Erik il Rosso nel 985 d.C.
Cosa ha di speciale Qassiarsuk? SI tratta di un piccolo villaggio della Groenlandia meridionale, ma la sua storia racchiude un’epopea di esplorazioni, sogni infranti e leggende che si perdono nel vento gelido dell’Artico.
Immagina di trovarti su una collina verdeggiante, affacciata su un fiordo scintillante, mentre il vento porta con sé il profumo salmastro del mare e l’eco di un passato lontano. Qui, più di mille anni fa, giunse un uomo dal cuore indomito: Erik il Rosso. Bandito dall’Islanda per omicidio, Erik cercava una nuova terra dove ricominciare, e ciò che trovò fu una distesa selvaggia e incontaminata, dove il ghiaccio si mescolava a valli fertili e acque brulicanti di vita.
La chiamò Groenlandia – “terra verde”, forse per ingannare i suoi compagni o forse perché, nei brevi mesi estivi, il sud dell’isola fioriva in un’esplosione di colori.
Qui, nel 985 d.C., fondò Brattahlíð, il primo insediamento vichingo in Groenlandia, oggi noto come Qassiarsuk.
Costruì una fattoria, piantò orzo e allevò bestiame, trasformando questa terra aspra in un rifugio per la sua gente. Ma il destino della colonia vichinga era segnato. Per secoli, i coloni combatterono contro il clima impietoso, le tempeste del Nord e l’isolamento. Lentamente, le case di torba e pietra vennero abbandonate, le voci si spensero e la neve coprì ogni cosa, fino a quando di loro non rimasero che rovine silenziose.
Oggi, Qassiarsuk è un piccolo villaggio di appena una cinquantina di anime, abitato da groenlandesi che vivono di pesca e allevamento, proprio come i vichinghi prima di loro. Le rovine della fattoria di Erik il Rosso e la ricostruzione della chiesa di sua moglie, Tjodhilde, raccontano una storia che va oltre il tempo, un intreccio di coraggio, speranza e resistenza contro le forze implacabili della natura.
Chi si avventura fino a qui non trova solo un pezzo di storia vichinga, ma respira la magia di un luogo dove il passato sembra ancora sussurrare nel vento, dove la terra racconta di sogni audaci e battaglie invisibili. Qassiarsuk non è solo un villaggio: è il cuore pulsante di un’epopea nordica, una storia incisa nel ghiaccio e nella memoria del mondo.

Cammineremo tra le rovine di Brattahlid, la sua storica fattoria, e conosceremo la piccola comunità locale, che ancora oggi mantiene uno stile di vita autentico e legato alla terra.
Dopo la visita del villaggio, da qui iniziamo la nostra vera avventura a piedi, immergendoci nella natura incontaminata. Procederemo per 10 km lungo il fiordo di Tunulliarfik, fino al nostro alloggio, che si trova a Qorlortoq .

Giorno 2: Qorlortoq – Tasiusaq
Questa mattina faremo colazione nella fattoria dei locali!
Qorlortoq è una delle tappe più remote del trekking: qui la presenza umana è quasi inesistente, ci troviamo in una delle zone più selvagge della regione.
Oggi questo trekking in Groenlandia ci porterò a camminare attraverso la bellissima valle glaciale di Qorlortoq, e costeggiando fiumi impetuosi. ci lasciamo avvolgere dal silenzio della tundra. Procediamo fino alla baia di Tasiusaq nel fiordo di Sermilik, solitamente bloccato da iceberg provenienti dal ghiacciaio Eqaloruutsit.
Perché Tasiusaq è un luogo magico?
- L’oceano e il ghiaccio: qui il mare è costellato di iceberg, che si muovono lenti creando uno scenario surreale.
- L’accoglienza locale: gli abitanti di Tasiusaq vivono di pesca e allevamento, e la loro ospitalità ci permette di entrare in contatto con la vera Groenlandia.
- Un punto di osservazione privilegiato: la baia di Tasiusaq è uno dei luoghi migliori per osservare la fauna artica, come foche e aquile di mare.
La sera, in una semplice guesthouse locale, ci godiamo il silenzio assoluto e l’atmosfera fuori dal tempo di questo angolo nascosto di Groenlandia.

Giorno 3: Tasiusaq – Sillisit
Questo percorso si snoda lungo fiordi spettacolari, attraversa valli glaciali e offre viste mozzafiato sull’Icefjord di Qaqortoq, con iceberg alla deriva che creano uno scenario suggestivo.
Durante il percorso di circa 8 km, c’è la possibilità di avvistare foche, aquile di mare e, occasionalmente, caribù. La luce artica, soprattutto all’alba o al tramonto, rende l’ambiente ancora più affascinante, con riflessi dorati sull’acqua e sulle montagne circostanti.
La nostra meta di oggi sarà Sillisit, un angolo di Groenlandia autentica.
Sillisit è una fattoria groenlandese isolata, famosa per l’allevamento di pecore e per la sua posizione panoramica con vista sul fiordo. È uno dei pochi luoghi in Groenlandia dove è possibile osservare la vita rurale locale.
Qui, la sensazione di isolamento e di libertà sarà totale.
Passeremo la notte immersi nella calda ospitalità di una famiglia di agricoltori groenlandesi, in totale disconnessione con il mondo.

Giorno 4: Tasiusaq – Igaliku
Dopo la prima colazione in fattoria, e tre giorni di cammino, è giunto il momento di trascorrere una giornata tranquilla. Ci trasferiremo in barca attraverso il fiordo di Tunulliarfik fino ad un
luogo chiamato Itilleq. Qui, con una breve passeggiata di 4 km lungo la strada sterrata,
raggiungiamo a uno dei villaggi più belli della Groenlandia, Igaliku.
Cosa rende speciale Igaliku?
- Le rovine di Gardar: qui si trovano i resti della più importante sede episcopale della Groenlandia vichinga, testimoni di un’epoca in cui queste terre erano un crocevia tra Europa e Americhe.
- Un villaggio pittoresco: le case colorate immerse tra montagne verdi e fiordi scintillanti, da una parte, creano un contrasto spettacolare con il paesaggio aspro e desolato, dall’altro.
- Un’atmosfera rilassata e accogliente: Igaliku ha meno di 30 abitanti e conserva un ritmo di vita autentico, DECISAMENTE lontano dal turismo di massa.
Questa sera pernotteremo nell’unico hotel del villaggio.

Giorno 5: Igaliku
Igaliku è un luogo davvero speciale, per non fermarsi ad esplorarlo.
Dopo la visita alle rovine di Gardar, ci sono diverse possibilità di esperienze indimenticabili.
Si può intraprendere il trekking delle cascate (circa 15 km), una serie di cascate che precipitano come perle su un filo verso il fiordo di Tunulliarfik. Questa escursione può essere combinata con la cima del monte Nuuluk (823 m), che si trova a sud di Igaliku (in totale 20-22 km).
Un’altra escursione, di 17 km, porta all’altopiano dove si può ammirare una spettacolare
vista del fiordo di Qooroq, degli iceberg arenati sulla morena sottomarina all’ingresso del fiordo e
dell’enorme ghiacciaio all’inizio del fiordo.
Giorno 6: si rientra a Narsarsuaq
Dopoo la colazione, torneremo a piedi a Itilleq, per imbarcarci verso Narsarsuaq. Lungo il trasferimento visiteremo il fiordo di ghiaccio di Qooroq, un viaggio tra iceberg di tutti i colori, dimensioni e forme.

Perché dovresti scegliere questo trekking in Groenlandia?
* Percorsi totalmente fuori dai circuiti turistici
* Contatto autentico con la cultura e la popolazione locale
* Scenari mozzafiato tra fiordi, ghiacciai e villaggi remoti
* Un’esperienza per veri esploratori, tra natura selvaggia e storia vichinga
Questo viaggio non è solo un trekking, ma un’immersione totale in una terra primordiale, dove l’uomo è un semplice ospite e la natura regna sovrana.
-> Partiremo il 20 agosto!