Il Natale in Norvegia: tradizioni e fascino.

Strada innevata e addobbata con decori natalizi

Il Natale sta arrivando: quali sono le tradizioni del Natale in Norvegia? Scopri come si chiama e in che modo si festeggia il Natale lassù!

Il Natale in Norvegia (juletid) è un evento molto importante per la stragrande maggioranza dei suoi abitanti.

Strada innevata e addobbata con decori natalizi

Ma il Natale norvegese è un po’ diverso da quello che ci si può aspettare di vivere nella maggior parte degli altri Paesi. Ci sono molte tradizioni che traggono ispirazione dal paesaggio unico del Paese e dalle sue radici pagane.

Ecco uno sguardo dettagliato su come è il Natale in Norvegia.

Tutto a forma di cuore.

Quando si tratta di scegliere le decorazioni natalizie preferite dai norvegesi, le forme a cuore sono di gran lunga le più popolari. Invece di essere ricoperti di ornamenti circolari di plastica o di vetro, gli alberi di Natale norvegesi sono ricoperti di cestini di carta a forma di cuore noti come julekurver. Questi vengono spesso riempiti con varie bandiere norvegesi e dolcetti e poi appesi all’albero. Trovi qui le istruzioni su come fare i julekurver.

Cuori di carta da attaccare all'albero di Natale

Si, il Natale in Norvegia è un’altra occasione per esporre la bandiera!

(la realtà è che la bandiera è sempre orgogliosamente esposta)

In questo periodo dell’anno, i norvegesi tendono anche a mangiare waffle norvegesi a forma di cuore, spesso ricoperti dal tradizionale (e per me buonissimo!) brunost (quel formaggio marrone a forma di mattonella).

I norvegesi amano anche preparare biscotti di pan di zenzero. Indovinate di che forma? A forma di cuore (ovviamente)!

Biscotti pan di zenzero a forma di cuore

Quando si addobba l’albero in Norvegia? Il 23 dicembre!

A molti di noi sembrerà assurdo entrare in casa di qualcuno a metà dicembre e non vedere un albero di Natale completamente addobbato in salotto. Da noi è usanza fare l’albero l’8 dicembre, ma ormai si comincia sempre prima! Non credete?

Tuttavia, questo è esattamente ciò che ci si può aspettare nella stragrande maggioranza delle case norvegesi.
Questo perché i norvegesi riservano la decorazione dell’albero per il 23 dicembre, giorno noto come Lille Julaften (o Piccola Vigilia di Natale). Questo giorno viene spesso trascorso decorando l’albero in famiglia. In alternativa, si pulisce casa in vista dei festeggiamenti e si preparano le case di pan di zenzero – pepperkakehus – da spargere per tutta la casa.

Casa di pan di zenzero

Ma c’è un’altra curiosità che riguarda il 23 dicembre.
Conosciuto in norvegese come Grevinnen og Hovmesteren, Dinner for One è uno sketch comico britannico scritto dall’autore Lauri Wylie. La stazione televisiva tedesca Norddeutscher Rundfunk (NDR) registrò una performance di 18 minuti in bianco e nero dello spettacolo nel 1963. Lo sketch tratta del novantesimo compleanno di Miss Sophie, che, come ogni anno, organizza una cena per i suoi amici. Dei suoi amici coetanei, Sophie è l’unica sopravvissuta, quindi il suo maggiordomo James impersona e beve al posto di ciascuno degli ospiti. Mentre fa il giro del tavolo, James si ubriaca e chiede ripetutamente alla signorina Sophie: “La stessa procedura dell’anno scorso, signorina Sophie?”

E lei risponde: “La stessa procedura di ogni anno, James!”
La televisione nazionale norvegese NRK trasmette la versione svizzera di 11 minuti dello sketch ogni 23 dicembre dal 1980!

I mercatini di Natale sono ovunque!

Solo perché i norvegesi non decorano l’albero di Natale fino al 23 dicembre, non significa che non passino l’intero mese di dicembre a festeggiare in altri modi. Per esempio, proprio all’inizio di dicembre, o a volte anche alla fine di novembre, i mercatini di Natale iniziano a spuntare in tutto il Paese. Qui, il marzapane natalizio spopola, insieme a litri di gløgg, una sorta di vin brulè simile al Glühwein tedesco.

Gnomo pupazzo con bicchiere di vin brulè

Il Natale in Norvegia

La vigilia di Natale è il giorno più importante


Nonostante il giorno di Natale sia il momento in cui la maggior parte degli altri Paesi celebra le feste principali, i norvegesi scelgono invece di festeggiare la vigilia, nota come Julaften. In questa occasione le famiglie si riuniscono e consumano il tradizionale pasto natalizio norvegese.

Dopo pranzo, si balla intorno all’albero di Natale sulle note di vari canti, tra cui Så går vi rundt om en ebærbusk, che significa qui giriamo intorno a un cespuglio di gelso. Spesso viene cantata imitando i movimenti descritti nel testo, ad esempio “lavare i panni”, “appendere i panni” e “stirare i panni”.
Il momento successivo alle danze è quello preferito dai bambini: si aprono i regali! A differenza di molti altri Paesi, non è Babbo Natale a consegnare i regali, ma una creatura fiabesca simile, il Julenissen. Si tratta di una creatura bassa e barbuta che tende a indossare un cappello rosso e va di porta in porta a distribuire regali la vigilia di Natale.

A Natale si pranza in casa

Quando si tratta del giorno di Natale, i norvegesi tendono a trascorrerlo in casa con gli amici più stretti e i membri della famiglia. Non prevede cose particolari, se non l’innalzamento della bandiera nazionale in ogni casa e il consumo di un’altra tradizionale cena natalizia norvegese.

Carne, porridge e alcol

Parlando di cene natalizie tradizionali norvegesi, ci sono alcuni piatti chiave che ci si può aspettare di trovare su tutte le tavole della Norvegia durante il periodo natalizio. Uno di questi piatti essenziali è il risengrynsgrøt, che di solito si serve verso mezzogiorno per il pranzo. Il risengrynsgrøt è un tipo di porridge di riso che include una mandorla bianca bollita da qualche parte nella pentola. Il fortunato che trova la mandorla nella sua ciotola vince un premio, di solito un maialino di marzapane!

Un altro piatto comune è il pinnekjøtt, ovvero le costolette di agnello essiccate o salate.

Altro protagonista delle tavole natalazie è il lutefisk, un merluzzo essiccato che si immerge nella liscivia (una soluzione di acqua e soda caustica) per conferirgli una consistenza gelatinosa che la gente tende ad amare o a odiare.

I norvegesi sembrano concordare sul fatto che “una volta all’anno è sufficiente“!

Esiste anche una parola, lutefisklag, per indicare il ritrovarsi con gli amici a gustare un pasto a base di lutefisk!
Naturalmente, non sarebbe un Natale norvegese senza la presenza dell’Akevitt, una bevanda scandinava distillata che contiene il 40% di alcol. Raramente si consuma questa bevanda al di fuori del periodo natalizio, ed è per questo che è una parte speciale delle celebrazioni natalizie.

Infine, il rakfisk, considerato una prelibatezza norvegese. Si tratta di trote fortemente salate, fatte fermentare in acqua fino a un anno, e consumato poi crudo con un bicchiere (o più) di Akevitt. Il rakfisk ha una storia che risale a diversi secoli fa, nella Norvegia rurale, quando la necessità di conservare il cibo per i lunghi e rigidi inverni portò allo sviluppo di varie tecniche di fermentazione.

fette di trota con burro e cipolla su una tovaglietta di carta

Passato il Natale..

Dopo il giorno di Natale, inizia il periodo chiamato Romjul, che si traduce come: “quel periodo tra Natale e Capodanno in cui nessuno è veramente sicuro di cosa dovrebbe fare” (!!)
I dipendenti sono spesso incoraggiati dai loro datori di lavoro ad utilizzare il romjul come parte delle loro ferie annuali. Durante questo periodo, i negozi sono generalmente chiusi o hanno orari di apertura limitati, con i norvegesi che di solito si dirigono sulle piste per sciare o andare in slittino con le loro famiglie.

Ma veniamo ai nisser!

Il nisser è una creatura mitologica del folklore scandinavo, che potrebbe essere paragonata a uno gnomo da giardino o ad un folletto o ad un elfo. Secondo la tradizione, vivono nelle cascine nelle quali svolgono la funzione di guardiani di chi vi abita e talvolta aiutano anche nelle faccende domestiche. Si credeva che rappresentassero l’anima del primo inquilino della proprietà e sono descritti come piccole creature simili con lunghe barbe e berretti conici rossi.

disegno di folletti con cappello rosso e barba bianca


Sono noti per l’animo rissoso ed irascibile, per cui generazioni di bambini hanno dovuto riappacificarsi con loro, lasciando fuori dalla cascina scodelle di riso e latte.

L’unica vera prova dell’esistenza di questi folletti è infatti la scodella trovata vuota il mattino dopo.

I nisser sono personaggi tipici della cultura norrena e sono anche associati al solstizio d’inverno. Lo stesso Babbo Natale è conosciuto in norvegese come Julenisse, cioè il nisse che porta i doni a Natale.

Il Natale in Norvegia è una cosa seria!

Å være midt i smørøyet (proverbio norvegese): essere al centro dell’occhio del burro

Chi si trova al centro dello smørøyet è in una situazione estremamente confortevole. Secondo l’ipotesi più accreditata, questo modo di dire è collegato all’abitudine dei norvegesi di mettere una noce di burro al centro della ciotola del porridge o risgrøt.

PS: altre bellissime tradizioni sono legate al Natale in Islanda!

God Jul! (in norvegese)

Buorit Juovllat! (in north Sami)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *